SU E GIU PER VALLOMBROSA
ZONA & TIPO DI PERCORSO: Questo itinerario si svolge nella parte più settentrionale del massiccio del Pratomagno, trai comuni di Reggello e Motemignaio.
Il percorso è un anello che si snoda tra le immense foreste della Riserva Naturale Biogenetica di Vallombrosa fino ad arrivare sul crinale del monte Secchieta.
DURATA: 5 ore comprese le soste
DISLIVELLO: mt.450
LUNGHEZZA: Km13,5
DIFFICOLTA’: Il Trekking è per molti ma non per tutti! Anche se classificato come escursionistico è abbastanza impegnativo, il primo tratto di salita è molto ripido e disagiato quindi è necessario un buon allenamento e passo fermo e sicuro.
DESCRIZIONE: Il percorso parte dall’ Abbazia di Vallombrosa (circa mt.1000) Inizialmente segue il “Circuito delle Cappelle”, passato il Fosso dei Bruciati inizia la ripida Scala Santa lungo la quale si trovano tre cappelle prima di giungere al Paradisino, da qui si sovrasta l’abbazia vallombrosana e si apre un’ampia vista panoramica in direzione Firenze. Attraversiamo la strada asfaltata per la Secchieta e seguendo il sentiero 9 entriamo nella foresta di abeti, dove abbiamo il tratto più impegnativo del percorso. Qui la salita è molto irta e sconnessa per la presenza di ciottoli e residui di rami e tronchi dovuti al ripristino del sentiero dopo la caduta di vari abeti.
Percorsi circa seicento metri si giunge ad un bivio, dove lasceremo il sent.9 e seguiremo l’indicazione per Secchieta – Variante, qui il bosco è diventato misto per la presenza di faggi che poi diventeranno predominanti. Oltrepassato un bel terrazzino naturale con un ampio panorama e tappezzato di asfodeli, la salita diventa meno impegnativa fino a ricongiungersi col sent.9 che ci porta sul crinale di Monte Secchieta (circa mt.1450). Ancora qualche metro di salita e raggiungeremo la cappella e un cippo per i partigiani.
Se la giornata è limpida le fatiche saranno ricompensate dagli ampi panorami. Da una parte vedremo la zona alta del Valdarno Superiore fino a Firenze, nella direzione opposta la dorsale appenninica tosco-romagnola il vicino Casentino con la vetta del monte Falterona, la Verna…ed oltre si vedono anche il monte Simone e Simoncello, i monti Sibillini, e per i più fortunati anche il picco del Gran Sasso d'Italia in Abruzzo!
Da qui inizia la nostra discesa, inizialmente dobbiamo fare un po’ di attenzione, perché scendiamo per un breve tratto di strada asfaltata, poi prendiamo il sentiero 00 in mezzo alla faggeta che ci porta alla Croce Vecchia, dove incontreremo di nuovo la strada asfaltata, la seguiamo in direzione Vallombrosa per un centinaio di metri per poi prendere il sent.7 che scende velocemente nella foresta che torna mista tra abeti e faggi. Abbassati di quota ci immettiamo su una comoda strada forestale, attraverseremo diversi bivi, fino a trovare le indicazioni per i “Giganti d’Italia”. Seguiamo queste indicazioni e dopo pochi metri ci troviamo davanti all’ Abete più alto d’Italia!
Cerchiamo di fare qualche foto, ma sarà difficile riprenderli tutti interi… Sono alberi magnifici e straordinariamente alti noti come Abeti americani o Abeti di Douglas (Pseudotsuga menziesii), fra tutti c’è l’albero più alto d’Italia con un altezza di 62,45 metri per una circonferenza di 3,31 metri (dati registrati nell’anno 2016).
Da qui si prosegue in direzione del “metato” , edificio un tempo destinato alla essiccazione delle castagne, ora diventato una colonica/rifugio che ospita le colonie. Il percorso prosegue su strada forestale con diversi pannelli esplicativi sulla foresta, fino a portarci di nuovo sulla strada asfaltata che percorreremo per circa un chilometro fino a Vallombrosa.
IL CONSIGLIO SI RISERVA DI APPORTARE MODIFICHE ALLE ESCURSIONI IN CASO SI RENDESSERO NECESSARIE. Il percorso può subire delle variazioni, in funzione delle condizioni meteo e ambientali.
RICORDIAMO CHE LE ESCURSIONI SONO RISERVATE AI SOCI DEL GRUPPO TREKKING SIGNA, CON TESSERA F.I.E. , AL FINE DI AVERE LA RELATIVA COPERTURA ASSICURATIVA DURANTE LE ESCURSIONI
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