Il grande dittatore
Il grande dittatore
Un film di Charles Chaplin. Con Jack Oakie, Charles Chaplin, Paulette Goddard, Henry Daniell, Reginald Gardiner. Billy Gilbert
Titolo originale The Great Dictator. Commedia, b/n durata 126 min. - USA 1940.
Il grande dittatore (The Great Dictator) è un film statunitense del 1940 diretto, prodotto e interpretato da Charlie Chaplin.
Rappresenta una forte parodia del nazismo e prende di mira direttamente Adolf Hitler e il movimento nazista tedesco.
Per alcune sue peculiarità, è considerato un evento straordinario. Nel 1941 ottenne cinque candidature al premio Oscar, inclusi miglior film e miglior attore allo stesso Chaplin. Nel 1997 è stato scelto per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.
Trama:
Un barbiere ebreo, decisamente maldestro come soldato, viene ferito nel corso della prima guerra mondiale e ricoverato in preda a una forte amnesia. Una volta guarito torna al suo lavoro ma il mondo intorno a lui è profondamente cambiato. E' infatti andato al potere il dittatore Adenoide Hynkel il quale ha scatenato una caccia all'ebreo dietro consiglio della sua eminenza grigia Garbisch. Il povero barbiere viene così preso di mira e, nonostante l'aiuto di una fanciulla per la quale prova un sentimento profondo, sottoposto a soprusi. La sua straordinaria somiglianza con Hynkel gli consente però di sostituirsi a lui fino al punto di poter indirizzare un discorso alla nazione di contenuto profondamente umanitario.
"Il tuo silenzio, corpo maciullato/ha una voce, la voce di una causa/che non conosce morte, di un cammino/di libertà che non conosce soste./Oggi ti uccide il tradimento, eleva/le barricate di odio e di terrore./Ma la tua morte, che è la tua vittoria,/oltre i tanti altri corpi martoriati,/al di là delle sbarre del tuo carcere,/apre un varco per te, ti rende libero". Chaplin scrisse questa poesia in un quaderno di appunti mentre in Spagna infuriava la guerra civile. Come avrebbe potuto tacere quando la lucida follia nazista rischiava di asservire a sé l'Europa e il mondo? Anche se in seguito ebbe a dichiarare: "Se avessi saputo com'era spaventosa la realtà dei campi di concentramento, non avrei potuto fare Il grande dittatore, non avrei trovato niente da ridere nella follia omicida dei nazisti".
Forse non tutti sanno che solo 4 giorni separavano la data di nascita di Adolf Hitler da quella di Charlie Chaplin che lo aveva preceduto nel venire al mondo. Il biografo del regista, David Robinson, riferisce che quando indossava la divisa del dittatore sul set Charlie diventava improvvisamente più esigente e dispotico pur rendendosene conto. Misteriosa attrazione degli opposti? Sta di fatto che il film è uno dei capolavori chapliniani per la capacità che ha di cogliere il senso di frustrazione di Hynkel (soprattutto quando è a confronto con il suo sodale Napaloni) che si risolve nel bisogno costante di trovare qualcuno da umiliare (si pensi alla gag dei bottoni). La scena del mappamondo è una di quelle che restano in maniera indelebile nella memoria di chiunque abbia visto il film così come la struttura della prima parte (dopo il prologo bellico) in cui si alternano i due personaggi. Abbiamo così modo di assistere, con un divertimento che invita alla riflessione, alle vicissitudini del barbiere ebreo contrapposte alle sfuriate e ai discorsi espressi con suoni gutturali ed onomatopeici dal dittatore.
Il discorso finale finisce poi con il sintetizzare la visione del mondo chapliniana. Se Charlot era una vittima capace anche di vendetta nei cui occhi brillano lampi di malizia l'applauso che accompagna l'accorato appello del dittatore/barbiere lascia qualcosa di più di un sospetto che non si tratti di convinzione ma soltanto di adesione quasi pavloviana. Come il Vagabondo anche il suo creatore credeva nell'umanità ma 'con misura'.
Titolo originale The Great Dictator
Lingua originale inglese, esperanto
Paese di produzione Stati Uniti d'America
Anno 1940
Durata 125 min
Dati tecnici B/N
rapporto: 1,37:1
Genere commedia, drammatico, guerra, satirico
Regia Charlie Chaplin
Soggetto Charlie Chaplin
Sceneggiatura Charlie Chaplin
Produttore Charlie Chaplin
Casa di produzione Charles Chaplin Film Corporation
Distribuzione (Italia) United Artists
Fotografia Karl Struss, Roland Totheroh
Montaggio Willard Nico
Effetti speciali Ralph Hammeras
Musiche Charlie Chaplin, Meredith Willson
Scenografia J. Russell Spencer
Costumi Ted Tetrick
Trucco Ed Voight
Interpreti e personaggi
Charlie Chaplin: Adenoid Hynkel, Barbiere ebreo
Paulette Goddard: Hannah
Jack Oakie: Benzino Napaloni
Reginald Gardiner: Schultz
Henry Daniell: Garbitsch
Billy Gilbert: Herring
Grace Hayle: Sig.ra Napaloni
Carter DeHaven: Ambasciatore di Bacteria
Maurice Moscovitch: Sig. Jaeckel
Emma Dunn: Sig.ra Jaeckel
Bernard Gorcey: Sig. Mann
Paul Weigel: Sig. Agar
Doppiatori italiani
Doppiaggio originale
Gianfranco Bellini: Adenoid Hynkel, Barbiere ebreo
Lydia Simoneschi: Hannah
Carlo Romano: Benzino Napaloni
Gualtiero De Angelis: Schultz
Emilio Cigoli: Garbitsch
Vinicio Sofia: Herring
Aldo Silvani: Sig. Jaeckel
Stefano Sibaldi: Sig. Mann
Primo ridoppiaggio (1972)
Oreste Lionello: Adenoid Hynkel, Barbiere ebreo
Melina Martello: Hannah
Carlo Baccarini: Benzino Napaloni
Luciano Melani: Schultz
Renato Turi: Garbitsch
Corrado Gaipa: Herring
Mario Feliciani: Sig. Jaeckel
Secondo ridoppiaggio (1988)
Claudio Trionfi: Adenoid Hynkel, Barbiere ebreo
Carla Comaschi: Hannah
Pietro Barreca: Garbitsch
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