Un cuore in inverno
Un cuore in inverno
Un film di Claude Sautet. Con Daniel Auteuil, Emmanuelle Béart, André Dussollier, Maurice Garrel.
Jean-Luc Bideau
Titolo originale Un coeur en hiver. Sentimentale, durata 92 min. - Francia 1992
Per molti una sorpresa. Non per chi ama e segue il cinema francese, escluso dalla grande programmazione ma capace di suscitare rare emozioni, solo che lo voglia. Claude Sautet ricama cinema da una ventina d'anni e sulla soglia dei 70 trova la tardiva affermazione. Per meglio comprendere l'ingiustizia patita sarà opportuno non lasciarsi sfuggire il suo film precedente, Qualche giorno con me. Sarà più facile comprendere il successo di Un Cuore in inverno, che narra le vicende di Maxime e Stéphane. Legati da vincoli professionali, sono liutai apprezzati dalla raffinata clientela, hanno caratteri diversi. Maxime è l'amministratore, Stéphane un artista dalle mani d'oro sanno costruire strumenti musicali e automi dai complicati meccanismi. Maxime ha una storia importante con Camille, una giovane e affascinante violinista. Stéphane, con il suo carattere schivo, sembra ignorare una vicenda che non gli appartiene. Ma è proprio la sua sobrietà che attira l'attenzione di Camille. La donna non nasconde la sua attrazione. Stéphane sembra ricambiare. Infine ed inspiegabilmente si ritrae. Lascia che tutto finisca, compresa l'amicizia con Maxime. Tutto qui. Eppure il triangolo Maxime, Camille e Stéphane è una delle geometrie più fragili e resistenti del cinema d'ogni tempo. Se Maxime è una figura necessaria al racconto, Camille è inesorabilmente donna. Appassionata, capace di compiere salite e discese che denotano il prodigarsi della sua anima. Infine Stéphane, che lo straordinario Daniel Auteuil ci rende caro per la sua reticenza. Così chiaro il suo disegno, che ognuno di noi ha vissuto o desiderato di attuare. La reticenza di fronte alla possibilità di amare non è un atto di vigliaccheria, ma la sublimazione di un sentimento ibernato, affinché si conservi per sempre. Questo progetto di non amore è narrato da Sautet con un ingrediente rivoluzionario e temerario: il sussurro dei sentimenti. E tutto nei terribili anni Novanta. Leone d'argento alla 49ª Mostra di Venezia.
Titolo originale Un cœur en hiver
Paese di produzione Francia
Anno 1992
Durata 100 min
Colore colore
Audio sonoro
Genere sentimentale
Regia Claude Sautet
Soggetto Claude Sautet
Sceneggiatura Claude Sautet,
Jacques Fieschi,
Jérôme Tonnerre
Produttore Jean-Louis Livi,
Philippe Carcassonne
Casa di produzione Film Par Film,
CINEA,
Orly Films,
SEDIF,
Paravision,
D.A. Films,
FR 3 Films Production
Fotografia Yves Angelo
Montaggio Jacqueline Thiédot
Effetti speciali Jeffrey Cox,
Jim Orr
Musiche Maurice Ravel
Scenografia Christian Marti
Costumi Corinne Jorry
Trucco Thi-Loan Nguyen
Interpreti e personaggi
Daniel Auteuil: Stéphane Lachaux
Emmanuelle Béart: Camille Kessler
André Dussollier: Maxime
Èlisabeth Bourgine: Hélène
Brigitte Catillon: Regine
Myriam Boyer: sig.ra Amet
Jean-Claude Bouillaud:
Stanislas Carré de Malberg: Brice
Dominique De Williencourt:
Jeffrey Grice:
Luben Yordanoff:
Nanou Garcia:
François Domange:
Van Doude:
Jacques Villa:
Galaxie Barbouth:
Benoit Bellal:
Pierre Cheremetieff:
Severine Debels:
Jean-Marie Fonbonne:
Oguz Janos Lengyel:
Anne Macina:
Xavier Rothmann:
Jean-Luc Bideau:
Maurice Garrel: Lachaume
Doppiatori italiani
Gianni Ludovisi: Stephane
Monica Gravina: Camille
Renato Cortesi: Maxime
Massimo Dapporto: Lachaume
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Spettatori presenti: 27
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