Fahrenheit 451
Un film di François Truffaut con Cyril Cusack, Julie Christie, Anton Diffring, Oskar Werner, Alex Scott, Bee Duffel, Jeremy Spenser, Ann Bell. Genere Fantascienza produzione Francia, Gran Bretagna, 1966 Durata 112 minuti circa.
Fahrenheit 451 è ambientato in una città non specificata in un tempo indeterminato nel futuro, dopo l'anno 1960.
Il protagonista, Guy Montag, lavora nei pompieri, i quali hanno il compito di rintracciare chi ha letto qualche libro e di bruciare quelli che possiede. I cittadini rispettosi della legge devono utilizzare la tv per istruirsi, informarsi e vivere serenamente al di fuori di ogni altra inutile forma di comunicazione. La televisione viene utilizzata dal governo come mezzo ossessivo per definire le regole sociali, ciò che è giusto e ciò che è sbagliato.
All'inizio della narrazione Montag sembra convinto della sua missione distruttiva:
« Era una gioia appiccare il fuoco. Era una gioia speciale vedere le cose divorate, vederle annerite, diverse. Con la punta di rame del tubo fra le mani, con quel grosso pitone che sputava il suo cherosene venefico sul mondo, il sangue gli martellava contro le tempie, e le sue mani diventavano le mani di non si sa quale direttore d'orchestra che suonasse tutte le sinfonie fiammeggianti, incendiarie, per far cadere tutti i cenci e le rovine carbonizzate della storia[2] »
Un giorno però commette un improvviso errore: decide di leggere un pezzo di un libro che dovrebbe bruciare. In seguito, attirato dalla sua prima fugace lettura, salva alcuni libri e inizia a leggerli di nascosto. La decisione di infrangere le regole gli viene suggerita dalla conoscenza di Clarisse, una ragazza sua vicina di casa, che mostra un modo di vivere diverso. La famiglia di Clarisse sembra felice, a differenza di quella di Montag, la cui moglie Mildred (che ha appena tentato il suicidio ingerendo barbiturici) non vuole avere figli. Montag, dopo aver riflettuto a lungo, prende coscienza di non amare né realmente conoscere quella donna, e capisce che nella sua vita c'è qualcosa di profondamente sbagliato. La lettura dei libri che ha preso lo conduce a scoprire un nuovo mondo, ma lo spinge anche verso la rovina. Mildred, dopo aver scoperto l'infrazione del marito e dato l'allarme alla caserma, abbandona Montag, mentre i vigili del fuoco lo costringono a bruciare i suoi libri. Poco dopo Montag, minacciato e provocato dalle parole del suo ex capo Beatty, in preda alla rabbia brucia quest'ultimo con un lanciafiamme insieme alla casa e, ferito da un segugio meccanico che poi distruggerà con lo stesso lanciafiamme, fugge dolorante verso la periferia della città.
Montag si ripara poi lungo il fiume, sulle cui rive incontra un gruppo di uomini fuggiti dalla società che, insieme ad altri loro compagni sparsi per tutta la nazione, costituiscono il patrimonio letterario dell'umanità. Sulla città viene sganciato un ordigno nucleare e Montag, con i suoi nuovi compagni, si avvia verso di essa per prestare soccorso ai sopravvissuti.
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