Accattone
ACCATTONE: Esordio capolavoro dello scrittore Pasolini, una delle opere più rappresentative degli anni '60
Un film di Pier Paolo Pasolini. Con Franco Citti, Franca Pasut, Adriana Asti, Silvana Corsini, Paola Guidi.
Sergio Citti, Alfredo Leggi, Mario Cipriani, Umberto Bevilacqua, Edgardo Siroli, Polidor, Leonardo Muraglia, Franco Marucci, Giovanni Orgitano
Drammatico, b/n durata 116 min. - Italia 1961.
Trama
"Accattone" è il soprannome di Vittorio, un sottoproletario romano il cui stile di vita è improntato al "sopravvivere" giorno per giorno. Accattone si fa mantenere da una prostituta, Maddalena, "sottratta" a un napoletano finito in carcere. L'uomo evita la vendetta degli amici del carcerato, incolpando Maddalena di tutto e abbandonandola. Maddalena finisce in carcere. Accattone, rimasto senza soldi, conosce la fame. Un giorno incontra Stella, una ragazza che lui cerca di convincere a prostituirsi, ma intanto se ne innamora. L'amore per Stella spinge Accattone a cercarsi un lavoro, guadagnandosi da vivere in modo onesto, ma la "redenzione" dura poco, infatti presto torna a rubare. Dopo un piccolo furto s'imbatte nella polizia e nel fuggire cade da una motocicletta e muore, compiendo così il destino che pesa su di lui sin dall'inizio.
Produzione
Il film è una metafora di quella parte di Italia costituita dal sottoproletariato che vive nelle periferie delle grandi città senza alcuna speranza per un miglioramento della propria condizione, a cui non resta che la morte come via di uscita da una condizione disperante.[3]
Il film doveva essere prodotto da Federico Fellini, che tuttavia si tirò indietro all'ultimo momento, preoccupato dall'imperizia di Pasolini con le tecnicità del mezzo, a cui si avvicina per la prima volta con questo progetto. Il film sarà quindi prodotto da Alfredo Bini.
Le riprese del film furono effettuate tra l'aprile e il luglio 1961.
La scelta di utilizzare in massima parte attori non-professionisti esprime la convinzione di Pasolini che essi non sono "rappresentabili" da nessun altro che da essi stessi in quanto soggetti incontaminati, puri, privi delle sovrastrutture imposte dalla società.
Per girare gli esterni, la piccola troupe (composta, tra gli altri, dal giovane Bernardo Bertolucci in veste di aiuto regista) si spostava nei luoghi simbolo della periferia romana: via Casilina, via Portuense, via Appia Antica, via Baccina, Ponte Sant'Angelo, Acqua Santa, via Manuzio, Ponte Testaccio, il Pigneto, borgata Gordiani, Centocelle, la Marranella, Subiaco (il cimitero).
Il costo approssimativo del film si aggirò intorno ai cinquanta milioni, quanto un "film di serie B" di quegli anni.
Distribuzione
Presentato alla 26ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia il 31 agosto 1961, il film di Pasolini ricevette dure contestazioni. Alla "prima" del film al cinema Barberini a Roma, un gruppo di giovani neofascisti cercò di impedire la proiezione, lanciando bottiglie d'inchiostro contro lo schermo, bombette di carta e finocchi tra il pubblico. Ci furono colluttazioni e la visione del film fu sospesa per quasi un'ora.
La pellicola uscì nelle sale il 22 novembre 1961. Il film sarà bloccato in sede di censura dal sottosegretario al Ministero del Turismo e Spettacolo Renzo Helfer e ritirato da tutte le sale italiane.
Nel 1962 viene presentato al Festival Internazionale del cinema di Karlovy Vary (Cecoslovacchia) e vince il Primo premio per la regia.
Titolo originale Accattone
Paese di produzione Italia
Anno 1961
Durata 116 min
Colore B/N
Audio sonoro
Genere drammatico
Regia Pier Paolo Pasolini
Soggetto Pier Paolo Pasolini
Sceneggiatura Pier Paolo Pasolini (con la collaborazione di Sergio Citti)
Produttore Alfredo Bini
Fotografia Tonino Delli Colli
Montaggio Nino Baragli
Musiche Johann Sebastian Bach (brani da la Passione secondo Matteo)
Scenografia Flavio Mogherini
Interpreti e personaggi
Franco Citti: Cataldi Vittorio detto Accattone
Franca Pasut: Stella
Silvana Corsini: Maddalena
Paola Guidi: Ascenza
Adriana Asti: Amore
Adriano Mazzelli: il cliente di Amore
Romolo Orazi: suocero di Accattone
Massimo Cacciafeste: cognato di Accattone
Francesco Orazi: il Burino
Mario Guerani: il commissario
Stefano D'Arrigo: il giudice istruttore
Enrico Fioravanti: primo agente
Nino Russo: secondo agente
Emanuele Di Bari: Sor Pietro
Franco Marucci: Franco
Carlo Sardoni: Carlo
Adriana Moneta: Margheritona
Polidor: becchino
Danilo Alleva: Iaio
Sergio Citti: il cameriere
Elsa Morante: una detenuta
Luciano Conti: il Moicano
Luciano Gonini: il Piede d'oro
Renato Capogna: il Capogna
Alfredo Leggi: Pupo biondo
Galeazzo Riccardi: il Cipolla
Leonardo Muraglia: Mommoletto
Giuseppe Ristagno: Peppe il Folle
Roberto Giovannoni: il Tedesco
Mario Cipriani: Balilla
Roberto Scaringella: Cartagine
Silvio Citti: Sabino
Giovanni Orgitano: lo Scucchia
Piero Morgia: Pio
Umberto Bevilacqua: Salvatore
Franco Bevilacqua: Franco
Amerigo Bevilacqua: Amerigo
Sergio Fioravanti: Gennarino
Adele Cambria: Nannina
Mario Castiglione: Mario
Dino Frondi: Dino
Tommaso Nuovo: Tommaso
Doppiatori italiani
Paolo Ferrari: Cataldi Vittorio detto Accattone
Ileana Zezza: Maddalena
Deddi Savagnone: Stella
Monica Vitti: Ascenza
Luisella Visconti: Amore
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